La serata si scalda sempre con Sonny Willa, rapper delle lavatrici di Genova che ha da poco pubblicato il suo primo album, "In bolla", subito sequestrato dalla finanza (per davvero) perché in vendita in un cannabis shop sigillato. Vanta produzioni di pregio come quella di Zibba e un flow svelto come pochi. Consigliate tra le sue hit "Pappatachi", "Giovani marmitte" e, tra le ultime, "Ti ammazzo in freestyle".Il suo gruppo sanguigno, dice, è A-peritivo.

Cromo è il rapper “Italieno”, come il nome del suo singolo già disco d’oro. È cresciuto a Genova ascoltando i vinili jazz e R&B di suo padre, quando resta folgorato da un disco dei Club Dogo. Così inizia a rappare ispirandosi all’ “Old School” americana e vince subito alcuni contest di freestyle. Il singolo “White Widow” totalizza tre milioni di visualizzazioni e da lì ha incatenato diversi successi culminati nell’album “Oro cromato”. Di sicuro cromerà il ferro rugginoso dello storico palco di BCC.

Ci siamo inseguiti per anni e ci rallegra sapere che Tedua veniva a BCC come pubblico già da giovanissimo. Ora ce l’abbiamo fatta e questa tappa del tour sarà buona per ascoltare i pezzi dell’album “Mowgli - Il disco della Giungla” (disco di platino, tra l’altro), dove si ritrovano i temi a lui cari come la periferia, la boxe, il farcela nonostante tutto. Oltre a questo, di successi da cantare ce ne sono: i cinghiali aspettano di ascoltare il cucciolo d’uomo.

Performer situazionista, rapper dall’attitudine punk, icona pop e diva definitiva: M¥SS KETA è l’angelo dall’occhiale da sera. E dal volto velato. La sua identità nascosta è il modo migliore per dire la verità, perché “non avendo volto, c’è un po’ di M¥SS in ognuno di noi”. Ormai il suo successo è incontenibile e infiammerà il palco con un tripudio di electro, house, rap, dubstep che sembra generato dal suo stesso corpo. Bassi profondi battuti da vertiginosi tacchi a spillo glitterati. È già una cinghialessa onoraria.

Ok, è l’una e mezza, l’ora giusta per provare emozioni forti ed inconsuete. La Rappresentante di Lista nasce in qualche modo dal teatro e arriva al rock, al pop e dal vivo sono una bomba: «un invito a perdersi, a battersi, a spogliarsi e a cantare con tutta la voce che si ha in corpo», dicono Veronica e Dario, «nell'inferno dei desideri, nel buio della paura, nell’oscurità di questo tempo, noi ci sentiamo maledettamente vivi».

Non potete dire di essere stati a Torino senza essere passati dallo Xanax Party. Una festa che è una vera e propria istituzione e ha attraversato gli ultimi anni di vita dei Murazzi per poi spingersi a fondare l'ormai storico club Astoria, nel cuore del quartiere San Salvario. Preparatevi ad un set indie, post-punk, nu-disco, pop e a tutto quello che gli passa per le orecchie, mescolato in modo schizofrenico ma con sapienza, per farvi ballare fino alla mattina. Al posto dello Xanax, però, consigliamo birra o vino.